Spielberg A, 22 luglio 2018. Sembrava che tutto dovesse filare per il verso giusto e del resto l’appuntamento del Red Bull Ring, terzo dei sei round dell’European Le Mans Series, prometteva bene fin dalla vigilia, in virtù del settimo responso di classe ottenuto al termine delle qualifiche dalla Norma M3 LMP3 dell’Oregon Team divisa come nelle precedenti occasioni da Riccardo Ponzio, Clément Mateu e Andrés Méndez.
Il circuito austriaco già lo scorso anno si era rivelato particolarmente adatto alla “sportcar” francese schierata dal team di Jerry Canevisio e Giorgio Testa. E in gara Ponzio è stato anche autore di un buon primo “stint” di guida, viaggiando sempre intorno all’ottava posizione.
Poi l’imprevisto, quando due LMP2 sono venute a contatto fra loro in fondo al rettilineo principale e una di queste ha finito per speronare e spedire in testacoda la Norma dell’Oregon Team in quel momento guidata da Mateu. A quel punto il transalpino è riuscito a proseguire, pur con una sospensione danneggiata, tornando ai box dove si è fatto di tutto per rimettere in pista la vettura. Mateu ha così potuto riprendere, lasciando in seguito il volante a Méndez, ma con dieci giri in meno.
Risultato pertanto compromesso, ma ancora una volta con la consapevolezza di possedere un buon pacchetto piloti-mezzo.
“Eravamo molto competitivi e lo dimostra anche il fatto che abbiamo ottenuto il sesto giro più veloce in gara – ha commentato Canevisio – Peccato per quanto è successo, soprattutto considerando che non avevamo alcuna colpa. Purtroppo sono cose che possono accadere e questa volta è andata male a noi”.
Di certo l’obiettivo adesso sarà quello di rifarsi in occasione del prossimo round, quello che si disputerà il 18 agosto sul circuito inglese di Silverstone e che precederà le due conclusive trasferte di Spa-Francorchamps e Portimão.